ARRIVI E PARTENZE
di Andrea Antonazzo-Fabio Volino-Carlo Monni
Introduzione
In questa nuova UE ci concentriamo sui Thunderbolts, il gruppo di criminali in cerca di redenzione guidato da Occhio di Falco, che sta per subire una imprevedibile svolta. A seguire l' episodio inserito nel crossover la Guerra dei Mondi, con dei Vendicatori molto speciali. Buona lettura!
Capitolo Primo
SINISTRI SEGRETI
N.B. I Thunderbolts appaiono qui dopo gli eventi di Thunderbolts 25 (Capitan America & Thor 74/75)
"Buonasera, America. Qui è Gayle
Rogers che vi parla.
Dove sono i Thunderbolts? Questa
la domanda che da un paio di mesi sta circolando nell' ambiente supereroistico. I
Thunderbolts: coloro che un tempo erano i Signori del Male guidati dal Barone
Zemo, ma che col tempo hanno dimostrato di essersi apparentemente lasciati alle
spalle il loro retaggio criminale. Ed hanno affermato questo loro cambiamento
nel modo più netto: sconfiggendo i nuovi Signori del Male, sconfiggendo ciò che
erano stati. Rinnegando ciò che erano stati. Poi sono scomparsi e se ne sono
perse le tracce, nessuno conosce il loro destino attuale. Eppure qualcosa si è
mosso: le alte sfere hanno cominciato ad interessarsi della faccenda e, da fonti
interne, ci è giunta la notizia che, se i Thunderbolts accetteranno di essere
giudicati per le loro azioni da una giuria imparziale, per loro potrebbe
scattare la grazia. Ma saranno pronti a questo cambiamento? Potremmo farci
subito un'idea, poiché oggi il primo ad essere giudicato sarà Mach-1, alias
Abner
Jenkins. Un tempo noto come Scarabeo...".
Calleyville, Texas.
Sono stati giorni difficili per
i Vendicatori: la loro base è stata distrutta, il governo ha tolto il suo
appoggio, alcuni membri se ne sono andati, altri sono rimasti feriti. Devono
ricostruire tutto da capo e non sarà facile.
Ma questi pensieri per ora non
tormentano Wanda Maximoff, alias Scarlet. Non mentre è davanti ad una Firestar
ancora provata dalla loro recente battaglia con Templar e Pagan. Per disattivare
le testate nucleari che la Triune voleva lanciare ha portato i suoi poteri al
massimo e ne ha pagato le conseguenze. Ora si è ripresa dal coma e può
finalmente parlare. Ma tornerà ad essere quella di un
tempo?
"Siete stati molto gentili a
venirmi a trovare" dice Angelica "Soprattutto tu, Wanda. Quante volte sei venuta
a vedere come stavo?".
"Ho perso il conto" risponde
Scarlet "L' importante ora è che tu ti sia ripresa. Spero che presto tu possa
lasciare questo letto d' ospedale". Wanda rivede nuovamente la scena nella sua
mente, ha fatto bene a lasciare che lei si sacrificasse? Una domanda senza
risposta, un tormento infinito. Le due donne parlano ancora per qualche minuto,
poi Wanda esce dalla stanza. Fuori c'è Justice.
"Tutto bene?" gli chiede
Scarlet.
"Mi sento così... impotente"
risponde Vance "Vedere Angelica così debilitata e non poter fare niente per
aiutarla. A proposito di questo...". Wanda attende ciò che ci aspetta di
sentire. "Ritengo sia giusto ed inevitabile che io ed Angelica ci prendiamo un
periodo di riposo. Dunque per ora siamo costretti ad abbandonare il nostro ruolo
di Vendicatori. Pur con grande rammarico".
"Vi capisco e sarei rimasta
sorpresa se aveste deciso diversamente" ribatte Scarlet "Ora pensa solo a starle
accanto. Avere una persona amata al proprio fianco quando si è in difficoltà è
un' ottima medicina". Justice annuisce e, dopo avere abbracciato Wanda, entra
nella camera di Firestar.
"Già, la persona amata" pensa
Scarlet "Qual è la persona che io amo? Perché non riesco a decidermi? Forse
perché ho paura?". In quel momento qualcuno la chiama con la sua
communicard.
Sede dello S.H.I.E.L.D. texana. Qualche minuto prima.
Jonathan Tremont è un uomo
finito: da messaggero di pace è diventato araldo di morte, da idolo della folla
è diventato nemico del popolo. Spesso rivelare la propria vera natura comporta
gravi rischi. Ed ora Cap si appresta ad interrogarlo, a fargli rivelare ciò che
sa di quegli esseri misteriosi con cui era in simbiosi.
"È nel suo interessa dire tutto
quello che sa, Tremont" dice Cap.
L' ex leader della Triune si è
rassegnato: "Sì, ormai non ho più nulla da perdere. Un tempo ero uno studioso di
antiche civiltà e dei loro misteri. In una sperduta biblioteca ritrovai notizie
sul culto della Tripla Comprensione, presente già nelle civiltà più antiche come
quella egizia. La triade era rappresentata da Templar, simboleggiante lo spirito
e la saggezza, Pagan, simboleggiante la forza, e un uomo qualsiasi, tramite dei
due e simboleggiante la carnalità. Per curiosità e voglia di conoscere provai ad
evocare queste due divinità. E miracolosamente ci riuscii. Mi parlarono in modo
suadente, mi offrirono il potere, il dominio su altre persone. Ed accettai. E
loro si fusero con me, divenimmo una cosa sola. Grazie agli insegnamenti di
Templar capii come aggregare attorno a sé numerose persone e fondai la Triune.
Divenni il tramite umano attraverso cui Templar voleva un giorno manifestarsi
all' umanità, perché essa tornasse a credere in lui. Ma prima di ciò era
necessario a detta di Templar riportare la Terra ad uno stadio primitivo. Una
volta ottenuto ciò lui sarebbe diventato la guida della nuova umanità. L' avrebbe
fatta rinascere e Pagan avrebbe mantenuto l'ordine. Questo è ciò che mi ha
raccontato, ma non è improbabile che mi abbia mentito. Chissà cosa aveva
realmente in mente".
Cap è solo parzialmente
soddisfatto, al termine di questa storia non c'è nessun vincitore, solo numerosi
dubbi che chissà se un giorno o l' altro verranno chiariti. Ad un tratto la sua communicard suona e, mentre Tremont viene portato via, risponde. Sul piccolo
schermo compare l' odioso volto di Henry Peter Gyrich:"Cosa vuole?" chiede Cap,
che non maschera la sua irritazione per un uomo che per l' ennesima volta ha
tentato di distruggerli. E nonostante questo è ancora saldo al suo
posto.
"Capitano" dice Gyrich "Volevo
avvertirla che il governo sta valutando di nuovo l' ipotesi di fornire il suo
appoggio ai Vendicatori".
"A noi non dispiacerebbe collaborare, ma voi? Non ci avete avvertito del piano di Fu Manchu! Potevamo intervenire ed essere d'aiuto!"*.
* Cap si riferisce agli eventi di Marvel Knights 1/2
"Altre persone si sono occupate
della faccenda. Ed è questo che dovete capire: non siete più insostituibili ed
ogni minimo errore che fate potrebbe costarvi caro. Per questo vi consiglio
caldamente di accettare l' incarico che sto per dirle".
Cap si sente quasi impotente di
fronte alle parole arroganti di Gyrich:"Parli".
"Oggi a Burton Canyon, in
Colorado, si celebrerà l' udienza preliminare per concedere la grazia a Mach-1
dei Thunderbolts. Ci sono giunte voci che qualcuno potrebbe tentare di
ucciderlo, considerato il suo voltafaccia al mondo criminale. Dovrete dunque
scortarlo dal carcere di Seagate fino al tribunale".
"Ha idea di chi potrebbe
assassinarlo? Uno o più di uno? Perché non abbiamo ancora provveduto a riformare
le nostre fila...".
"I vostri problemi di formazione
non sono di mia competenza. Le auguro buona giornata". E Gyrich chiude
bruscamente la comunicazione. Cap è un signore, non si abbassa ad urlargli
contro.
I Vendicatori e il governo: un
rapporto teso, fragile. Chissà se riuscirà mai a
rinsaldarsi.
All' esterno del carcere di Seagate, Colorado.
I Thunderbolts attendono una
imminente tempesta. Occhio di Falco osserva i suoi recenti compagni di squadra,
coloro che ha deciso di guidare lungo la via della redenzione. Qualcuno ha
voluto dar loro fiducia, forse saranno perdonati. Ma davanti a loro c'è un
ostacolo.
Clint Barton si abbandona ai
ricordi e pensa a quanto difficili siano stati questi ultimi mesi: dopo lo
scontro coi Signori del Male, Moonstone aveva cominciato a manifestare alcuni
squilibri. Ma lei, come sempre decisa a non dare fianco ad alcuna sua debolezza,
aveva negato tutto. E poi è arrivata lei: Citizen V. Falco era rimasto alquanto
stupito, l' ultima volta che aveva parlato con lei non era stata alquanto
disponibile. Aveva detto che sarebbe riuscita a vendicarsi di Zemo e poi si
sarebbe concentrata su di loro. Ma proprio il loro comune nemico, Zemo, l' aveva
spinta a chiedere aiuto ai suoi ex compagni di squadra. Sapeva che non si
sarebbero tirati indietro, l' odio può essere una ottima motivazione. Grazie ai
Thunderbolts, Citizen V aveva distrutto alcuni rifugi segreti di Zemo di cui era
venuta a conoscenza. Atlas aveva partecipato a ciò in maniera alquanto
tormentata.
Ma Moonstone non si fidava di
Citizen V:"Come possiamo fidarci di una persona che nasconde il suo vero volto
dietro una maschera? E' chiaro che ha qualcosa da nascondere". Falco le aveva
detto che chiunque merita fiducia, se dimostra di esserne degno. Ma Moonstone
non voleva saperne ed abbandonò il gruppo. Clint non poté fare a meno di
chiedersi se dietro a ciò ci fosse qualcos'altro.
Ma non era ancora finita: Atlas
gli aveva confidato che intendeva ritornare al più presto al suo paese natio,
per cercare di cambiarlo:"Per troppo tempo ho ignorato questa situazione e
voglio porvi rimedio".
Ed infine l'ultima tegola:
Songbird era riuscita ad introdursi nel carcere di Seagate sotto mentite spoglie
per rivedere Mach-1, il suo amato. E lì aveva sentito di nascosto da alcuni
criminali che Abner Jenkins stava per essere ucciso. Melissa aveva riconosciuto
le loro voci, erano quelle di Speed Demon e di Boomerang, che poco dopo erano
riusciti ad evadere, quasi senza incontrare resistenza.
Per questo i Tbolts sono qui:
per impedire l' omicidio di un loro amico. Questo è sicuramente il giorno più
adatto, oggi Abe Jenkins dimostrerà all' opinione pubblica che è un uomo nuovo,
rinato. Qualcuno non deve essere tanto d' accordo.
Occhio di Falco osserva i suoi
compagni: Atlas, Jolt, Carbone, Songbird. Forse le loro strade stanno per
dividersi. Ed a lui dispiace. Poi osserva Citizen V: il suo volto è un
enigma.
Calleyville, Texas.
"Basteremo, Cap?" chiede
Scarlet, mentre si appresta a salire sul quinjet "Thor e Iron Man sono partiti,
ed anche Giant-Man e Wasp sono tornati a casa loro. Siamo rimasti tu, io e
Simon. Forse saremo costretti ad affrontare più di un
nemico".
"Avevo pensato a questa
eventualità, Wanda" risponde Cap "E tramite la communicard ho diramato un
messaggio a tutti i membri inattivi. Uno di loro mi ha risposto e sta per
arrivare". Quasi a fare eco alle parole di Steve Rogers una scia dorata compare
nel cielo ed atterra davanti a loro. In quel momento assume forma umana: Monica
Rambeau, alias Photon.
"Sono felice di rivederti,
Monica" esclama Scarlet.
"Anch'io, Wanda" risponde Photon
"Del resto ero quella più vicina a voi. E poi voi per me siete come una seconda
famiglia". Scarlet annuisce e, poco dopo, i quattro Vendicatori salgono
finalmente sul quinjet e partono.
"Arriveremo in tempo, Cap?"
chiede Wonder Man.
"L' udienza inizierà fra svariate
ore" risponde Steve Rogers "E Mach-1 verrà fatto uscire dal carcere solo alcuni
minuti prima. In carcere, per ironia della sorte, non corre pericolo, altrimenti
avrebbero già provveduto. Solo fuori vi sono dei potenziali
rischi".
"Cosa pensi di lui, Steve?"
chiede Scarlet "E dei Thunderbolts?".
"Sai bene che io concedo sempre
una seconda possibilità alle persone" risponde Cap "Ed i Thunderbolts si sono
dimostrati degni di essere considerati eroi. Non è da tutti sconfiggere i
Signori del Male, un gruppo che ci ha procurato in passato più di un problema.
Ma la gente non dimentica che sono stati criminali: è più facile cadere nel
peccato che ottenere una redenzione".
"Sono convinta anch'io che
meritino la nostra fiducia" ribatte Wanda "E dovremo dimostrarlo attivamente
oltre che affermarlo". E detto questo ritorna a sedere.
Da qualche parte.
Grazie ad un efficace casco
visore, Justin Hammer osserva il carcere di Seagate. È collegato ad uno dei
componenti della sua squadra criminale, con cui si mette in contatto:"Mi senti,
Ringer?". Lo schermo davanti ad Hammer si muove in su e in giù, segno che il
misterioso, taciturno criminale ha assentito.
"Molto bene" continua Hammer
"Prepara gli altri membri del Sinistro Sindacato al loro compito, tra poco
Mach-1 uscirà da lì. Grazie ad argomenti convincenti sono riuscito ad anticipare
la sua uscita, per evitare che si organizzassero rinforzi adeguati. Che ironia
se l' Impero Segreto sapesse che tu sei qui, vero Ringer? Oh, ma che sciocco,
anch'io faccio parte dell' Impero Segreto! Comunque ho capito perché hai voluto
partecipare a questa missione. Credevi di tenere nascosto il tuo segreto a
lungo, ma con me nulla è segreto. Anche tu hai un motivo di astio verso Mach-1,
vero? Lo odi per ciò che ha fatto alla tua famiglia quando era lo Scarabeo. Non
è
così?". Ringer non risponde.
Qualche minuto dopo.
Abe Jenkins viene bruscamente
caricato su un furgoncino:"Ma cos'è questa storia?" sbotta "La mia udienza è
tra più di due ore!". Ma nessuno ribatte alle sue critiche. Il furgoncino parte
ed affronta numerose buche disseminate sulla strada. Oltre a Mach-1 vi sono sul
furgone alcune guardie, pagate da alcuni agenti di Hammer perché facessero
uscire Jenkins dal carcere prematuramente. Loro hanno eseguito il compito alla
perfezione, ma non si aspettavano di certo che, ad un certo punto, il loro
furgone venisse bruscamente colpito da qualcosa o qualcuno. Il guidatore non
riesce a tenere la guida e va a sbattere contro un palo della luce. L' impatto
tramortisce tutti, eccetto Mach-1, che rimane comunque intontito. Ma non ha
nemmeno il tempo di gemere di dolore che qualcuno sradica violentemente la porta
laterale del furgone e lo afferra, sbattendolo poi a terra. Abe Jenkins si
riprende e vede i suoi assalitori, suoi ex compagni di squadra in uno sfortunato
team denominato Sinistro Sindacato. Il fratello povero dei Sinistri Sei. Sono
vecchi amici, ora diventati nemici: Rhino, Hydro-Man, Speed Demon, Boomerang
e... Ringer? Ma non era morto?
"Ben ritrovato, Jenkins" saluta
Boomerang.
"Cosa volete da me?" chiede
Mach-1.
"Oh, non quello che puoi
immaginare. Veniamo da parte di un uomo per cui un tempo offrivi i tuoi servigi,
sai, c'è rimasto molto male per la tua conversione, soprattutto quando tu ed il
tuo gruppo avete mandato a monte alcuni suoi affari con l' HYDRA. Ma non è tipo
non da concedere una seconda possibilità e dunque, se accetterai di ritornare
alle sue dipendenze, ti perdonerà. Devi solo tornare a fare quello che sapevi
fare meglio: il criminale".
Jenkins non ribatte, la proposta
un tempo lo avrebbe allettato. Ma oggi è un uomo diverso, cambiato. Voleva solo
ricevere attenzione dalle persone che lo circondavano, prima come progettista di
aerei, poi come criminale. Solo in quest'ultimo caso ci riuscì. Ma poi scoprì
l' ebbrezza, esatto, di essere un eroe. Anche in questo caso la gente ti
considera e, cosa più importante, non ti odia. Jenkins ha scoperto che fare del
bene è più gratificante che fare del male. Per la gente e soprattutto per sé
stesso. Sta per rifiutare l' offerta di Boomerang, incurante delle possibili
conseguenze, quando una voce dietro di lui lo interrompe:"Dovete prima
discuterne con coi". Jenkins si volta e vede i suoi compagni di squadra dei
Thunderbolts. Mai vista fu per lui più gradita.
Non altrettanto, invece, per
Justin Hammer:"Avrei dovuto immaginare che qualche odioso supereroe si sarebbe
immischiato. Ma la cosa mi dà l' occasione di rivedere le due peggiori creazioni
dell' Impero Segreto, i loro più grandi fallimenti. Come state... Jolt e
Carbone?".
Qualcuno non accetta di buon
grado l' intrusione dei Thunderbolts: con un urlo acuto ed altisonante Ringer
lancia i suoi anelli. Essi avvolgono Jenkins e premono fortemente sul suo collo.
Rhino, come se fosse un fuscello di paglia, lo solleva in aria e lo mostra come
trofeo:"Se vi interessa tanto il vostro amico, venite a prenderlo, ma credo gli
restino pochi minuti di vita". Poi lo lancia dietro di sé, il volto di Mach-1
già tendente al rosso.
"Sbrighiamoci!" urla Songbird e
si leva in volo verso Mach-1. Ma un potente gettito d' acqua di Hydro-Man
interrompe la sua corsa e la fa precipitare. Carbone e Jolt, nel frattempo, si
avventano su Rhino e lo tempestano di colpi. Ma il gigante grigio non sente
nulla e ride. Poi li afferra e fa sbattere le loro teste:"Io ho affrontato Hulk, cosa credevate di fare?" dice Rhino.
Boomerang e Occhio di Falco
incrociano i loro sguardi, poi all' unisono lanciano le loro armi: un boomerang
ed una freccia. Si incontrano a mezz' aria ed esplodono e, nell' impatto, i due
cadono all' indietro, rimanendo leggermente intontiti.
Speed Demon sta girando
vorticosamente attorno a Citizen V, che con la sua spada non riesce nemmeno a
sfiorarlo:"Sei troppo lenta, donna" dice Speed Demon "Ho sentito parlare di te,
sai? Chissà chi c'è sotto quella maschera".
"Non provarci nemmeno!" intima
Citizen V.
"Ma la cosa non mi importa più
di tanto. Ormai il vostro amico dovrebbe essere morto".
"È questo il tuo difetto, Speed
Demon. Sei sempre troppo impulsivo". Una voce imponente, decisa. Una voce che
Speed conosce, che non avrebbe mai voluto affrontare. I Vendicatori sono
arrivati ed hanno liberato Mach-1 dagli anelli di Ringer. Jenkins è svenuto, ma
è ancora vivo.
Citizen V cerca di approfittare
della situazione e tenta di colpire Speed Demon, ma lui, veloce come al solito,
evita l' attacco e porta prima un colpo al petto e poi uno al volto di Citizen V.
Quest' ultimo risulta particolarmente forte e stacca la maschera di Citizen V,
rivelando così il suo volto.
Cap la conosce bene:"Cosa? Heike Zemo? Ma certo, ora si spiega il motivo del tuo odio per
Zemo!".
"Già, Capitano, hai ragione"
ribatte Heike Zemo "Il mio odiato marito mi aveva promesso ricchezza e potere,
ma mi ha dato solo dolore ed angherie. Quando poi sono venuta a conoscenza
dell' inganno che aveva teso all' opinione pubblica ho approfittato della
situazione: ho adottato la sua identità in segno di scherno e sono riuscita a
distruggere molti suoi covi e rovinare alcuni suoi piani. Ho fatto male ad
entrare in questo gruppo, poiché tutto finisce ora". E, rapidamente, estrae
qualcosa dalla sua cintura e la getta a terra, coprendosi gli occhi. Un secondo
dopo un bagliore luminoso circonda il paesaggio, accecando i presenti. Quando
torna la vista, Citizen V è sparita.
Rimangono nove eroi contro
cinque criminali.
"È meglio che vi arrendiate"
intima Cap "Siamo superiori di numero e vi sconfiggeremmo
facilmente".
Ma Hammer non è d' accordo:"Ahimè, è davvero un peccato dover adottare un metodo così estremo, ma mi
permetterà di levarmi di torno alcuni di questi dannati supereroi. Iron Man non
è tra loro, purtroppo, avrei voluto strappargli personalmente il cuore". Poi
preme un bottone davanti a sé.
In quel momento qualcosa accade
a Rhino, il suo corpo cambia, diventa se possibile ancora più muscoloso. La sua
armatura, già leggermente scalfita a causa di un recente scontro con Prowler, si
incrina ancor di più, ma il criminale non se ne accorge. Sente solo il dolore
che alcuni microcircuiti piazzati sulla sua armatura gli procurano. Un dolore
che gli consente di aumentare la sua forza. A processo terminato Rhino ha gli
occhi iniettati di sangue e la bava alla bocca. Osserva i suoi nemici e si
scaglia contro di loro. La risata che accompagna il suo attacco è quella di un
folle.
Capitolo Secondo
RITORNI E ARRIVI
Colorado. Qualche giorno fa.
"Cosa
è successo alla tua corazza, Rhino?" chiede Hydro-Man.
Il rinoceronte umano lo guarda con diffidenza:"Quello che non doveva accadere. Non so il motivo, forse perché è un modello meno resistente delle precedenti o perché è stata sottoposta recentemente a sollecitazioni troppo forti quando ero diventato debole*, fatto sta che qualcuno è riuscito a scalfirla**".
* Opera di Parnival Plunder, il fratello di Ka-Zar. V. Uomo Ragno Deluxe 39
**
Prowler per la precisione. V. Prowler 1/2
"La
disperazione ti ha reso anche più loquace del solito, a quanto
pare".
"Sta
zitto!".
"Sai,
è strano: quando entrasti la prima volta nel Sinistro Sindacato lo facesti per
liberarti della tua armatura. Adesso lo fai per il motivo contrario. Sono
proprio cambiati i tempi".
"Io
non sono nulla senza la mia corazza da rinoceronte" continua Rhino "Sono solo un
uomo qualunque. E ho scoperto che la cosa non mi va!".
Colorado. Oggi.
Rhino
non è decisamente un uomo qualunque, sicuramente non adesso. Justin Hammer ha
provveduto a piazzare sopra la sua corazza dei microcircuiti che potenziano
ancor di più la sua già straordinaria forza, a discapito della sua già precaria
sanità mentale. Ora solo la rabbia, la voglia di distruggere il nemico
alimentano le sue azioni. Con una velocità incredibile si abbatte su Atlas e
Carbone, facendoli volare in aria per un breve tratto. L' atterraggio non è dei
migliori.
"Purtroppo
il mio piano non è andato come avevo previsto" afferma Justin Hammer "Ringer,
vieni via da lì, cerchiamo di evitare di avere problemi con l' Impero Segreto.
Altrimenti rischio di non essere più
Numero Cinque. Rischio di non soddisfare totalmente i miei
interessi".
Mentre
anche gli altri criminali danno man forte al loro compagno, Ringer ne approfitta
per fuggire. Prima di sparire dà un'ultima occhiata a Mach-1. Oggi la sua
vendetta non ha potuto avere luogo, ma quel giorno non tarderà a venire. Lo sta
facendo solo in onore della persona più cara che abbia avuto in vita
sua.
"Ed
ora" inizia Hammer, poi la sua attenzione si canalizza su un notiziario
televisivo:"... Sembra che la giornata di ieri sia stata di particolare
interesse per questo criminale, che ieri sera è penetrato nel Molo Quattro
mentre i Fantastici Quattro non erano presenti. Switch è stato facilmente
fermato dai sistemi di sicurezza interni, riuscendo solo a rubare la vecchia
versione della Fantasticar... Non ci sono notizie su
Switch...".
"Switch,
vero?" pensa Hammer "Molto interessante!"*.
*
V. Villains 3 e seguenti per ulteriori sviluppi
"Vendicatori
Uniti!" incita Cap. Sono solo quattro, per adesso, ma sono pur sempre gli eroi
più potenti della Terra, coloro che nel corso degli anni hanno debellato minacce
come Michael, Kang, Immortus e molte altre. Coloro che non si tirano indietro di
fronte a nulla. Wonder Man si scaglia contro Rhino, ma il rinoceronte umano lo
afferra e lo scaglia contro la strada, iniziandolo a tempestare di
pugni.
"Ti
vengo a dare una ma..." inizia Hydro-Man "Aarghh!". Un dolore lancinante alla
schiena, che si propaga per tutto il corpo. Un dolore quale solo l' unione di
acqua ed elettricità può causare. Photon infatti si è lanciata verso di lui e ha
trapassato il suo corpo da parte a parte, tramortendolo. Ma il breve scontro si
è rivelato doloroso anche per Monica Rambeau, che inizia a barcollare. Quando
cade a terra le
si avvicina Speed Demon:"Permette questo ballo, dolce signora?". Ma l' ironia di Sanders viene interrotta dall' intervento di Capitan America: "Lasciala stare!"
intima.
"Non
so cosa tu possa fare, Capitano, contro la mia velocità" dice Speed
Demon.
Gli
occhi di Steve Rogers lanciano la loro sfida:"Vieni e scoprilo". Speed Demon
non si fa pregare.
Nel
frattempo Scarlet è tesa, intenta a usare le sue doti magiche per cercare di
bloccare Rhino. Il criminale sta colpendo ripetutamente Simon e ogni colpo le
provoca un dolore interno. Andare allo sbaraglio non le servirebbe a molto, deve
ragionare e trovare il punto debole del loro nemico. Ma qualcuno non è molto
d'accordo: Boomerang. Fred Myers, dimenticato da tutti, si appresta a compiere
la sua mossa:"Ecco per te un dolce boomerang esplosivo, streghetta". L' arma di
Boomerang parte, ma a metà strada Scarlet alza i suoi occhi verso di essa: ed il
boomerang si ferma, sospeso in aria come se una forza misteriosa lo trattenesse.
Ed in effetti è così. Poi Scarlet batte gli occhi e il boomerang torna verso il
suo proprietario, adempiendo al suo dovere ed esplodendo. L' impatto lancia
Boomerang lontano, facendolo impattare contro un albero. Prima di svenire, il
criminale si chiede quale follia l' abbia spinto a compiere un gesto del
genere.
Scarlet
non ha mai perso la concentrazione in tutto questo: si concentra e vede la
corazza di Rhino, vede numerose crepe che la adornano. Poi vede qualcos' altro:
dei microcircuiti che brillano intensamente, microcircuiti che agiscono sul suo
corpo e gli donano la potenza di cui ora fa sfoggio. Scarlet si concentra su di
essi: davanti a lei ci sono solo quei minuscoli, ma importantissimi congegni, di
cui si deve sbarazzare. Sembra quasi non farcela quando il volto di Simon che
viene colpito da Rhino passa nella sua mente: è la molla decisiva. Scarlet
lancia la sua magia, che permea la corazza di Rhino e che in breve tempo
distrugge tutti i microcircuiti di Justin Hammer. Il rinoceronte umano perde
tutta la sua baldanza e la sua follia, gli occhi non sono più iniettati di
rosso. È tornato quello di prima, ma non ha certo intenzione di farsi
catturare.
Casa Bianca.
"È
da anni che vado dicendo che i Vendicatori sono un pericolo pubblico!" afferma Gyrich "Mettere nelle loro mani, nelle mani di persone che hanno valicato i
confini del genere umano, il libero arbitrio di decidere cosa sia giusto fare o
meno è quantomeno azzardato. L' esperienza negativa di Duane Freeman deve essere
da esempio".
"Cosa
suggerisce allora?" chiede il Presidente, il volto torvo e
oscuro.
"Di
esercitare su di loro e sulle loro attività un controllo ancora più marcato, con
un rappresentante governativo che sappia il fatto suo. Anche se per il momento
la collaborazione tra noi e loro è stata troncata".
"In
pratica mi sta suggerendo di assegnare a lei quest' incarico". Gyrich non
ribatte. "So che lo ha già fatto in passato" continua il Presidente "e che
l' esperienza non è stata delle più felici. Ma mi trovo d'accordo con lei: serve
la mano ferma contro questi cosiddetti supereroi, non tollero che si approprino
di diritti che spettano a... al popolo americano! Noi siamo i suoi più alti e
legittimi rappresentanti ed è nostro dovere imporli, anche contro la loro
volontà! L' incarico è suo".
Sul
viso di Gyrich passa un sorriso compiaciuto.
Colorado.
Speed
Demon non sa capacitarsene: ha tentato più volte di colpire Cap, ma senza
risultato. Ogni volta si è trovato davanti a quel suo dannato scudo, che ha
bloccato ogni suo colpo. Eppure non è possibile: la sua velocità dovrebbe essere
un vantaggio per lui. Poi Sanders osserva gli occhi di Cap e capisce tutto: sono
gli occhi di una persona che lo conosce bene, nonostante lo abbia affrontato
solo un paio di volte in vita sua. Sono gli occhi di una persona che ha studiato
ogni informazione su di lui, fino ad imparare le sue
mosse.
"Oltre
che impulsivo, risulti anche troppo prevedibile, Speed Demon!" dice Cap.
Sanders, preda dell' ira, molla un pugno, che colpisce il volto di
Cap.
"Cosa
mi dici ora, bastardo di un supereroe?" urla Speed Demon, esasperato. Poi Cap si
volta verso di lui: il suo labbro è sanguinante, ma capace di lanciargli un
sorriso quasi compiaciuto.
"Niente
male" afferma Cap "Ma ora tocca a me". Con un rapido balzo Steve Rogers passa
sopra Speed Demon, che come si volta viene violentemente colpito al volto da un
pugno di Cap. Mentre barcolla Cap lo colpisce allo stomaco,
tramortendolo.
"Ma
come hai fatto..." balbetta Sanders "Ad essere così veloce?". Poi il buio lo
assale.
È
rimasto solo Rhino, l' osso più duro. Con Atlas, Photon e Wonder Man
momentaneamente fuori gioco, riesce per ora ad avere la meglio sui Thunderbolts.
Poi
Scarlet si avvicina:"Colpite la sua corazza al centro, è quello il suo punto
debole. Si sta per spezzare!".
"Taci,
brutta..." inizia Rhino, poi una freccia lo colpisce. E da essa parte una
violenta scarica elettrica che si propaga per tutto il suo corpo. L' arsenale di
Occhio di Falco è davvero pieno di sorprese. Scarlet ha osservato lui e i suoi
compagni di squadra: sono persone valorose, che hanno rischiato la vita per un
loro amico. Non possono essere più considerati dei criminali, sono anch' essi
veri eroi. E Scarlet vuole fare qualcosa per loro.
Jolt
balza contro Rhino, che però si libera facilmente di lei. Poi da dietro Capitan
America lo afferra e, con uno sforzo sovrumano, lo tiene fermo:"Ora, colpitelo!" incita Cap.
I
Thunderbolts non si fanno pregare: Jolt inizia di nuovo a tempestare il
rinoceronte umano di violenti colpi, Songbird lancia le sue raffiche sonore che
risultano molto efficaci e incrinano ancor di più la corazza di Rhino. Poi il
criminale riesce a liberarsi di Cap, ma ormai è troppo tardi: Carbone, con un
preciso colpo al cuore, dà il colpo di grazia alla corazza di Rhino, che si
frantuma in mille pezzi.
"Bella
la tua biancheria intima!" ironizza Wonder Man, che si è ripreso. L' ex
rinoceronte umano fa appena in tempo a voltarsi. L' ultima cosa che vede è il
pugno di Simon Williams. Poi il silenzio cala sulla strada, pare non debba più
accadere nulla. Ma qualcuno non è d'accordo: Hydro-Man si è miracolosamente
ripreso e tenta di attaccare gli eroi. Ma immediatamente viene avvolto da una
sfera di color rosa, una sfera creata da Songbird. Dentro di essa Morrie Bench
ben presto non riesce più a respirare, perde la sua consistenza acquosa e torna
ad essere un semplice essere umano. Anche per lui giunge la parola
fine*.
*
Hydro-Man,
dopo questa storia, ricompare in UR 13/14. Non perdeteli!
Qualche ora dopo.
"Si
faccia entrare l' imputato" afferma il giudice Rosenthal, il più autorevole
giudice del Colorado. Il processo ha attirato più giornalisti che pubblico. Tra
la folla vi sono anche molti uomini del governo e la cosa non fa presagire nulla
di buono. Spettatori di ciò anche i Vendicatori, tra la sorpresa di tutti.
Mach-1 entra da una porta laterale, accompagnato da una selva di flash, e si va
a sedere di fronte al suo avvocato.
"Come
tutti sapete, questo è un processo speciale" afferma Rosenthal "Si valuterà se
l' imputato ha la possibilità di chiedere la grazia al Presidente degli Stati
Uniti, se egli la meriti. Procutatore Tower, può
iniziare".
"La
ringrazio, Vostro Onore" inizia Tower "Chi è Abraham Jenkins, alias Mach-1,
alias lo Scarabeo? Un eroe? Io non credo, ci sono numerosi misfatti, numerosi
crimini che negano ciò. Un criminale? Sicuramente: quale criminale ha un
comportamento diverso da quello adottato da Jenkins fino a questo momento? La
risposta è: nessuno". Segue un' altra mezz' ora di retorica e di salvaguardia dei
valori che hanno fondato gli Stati Uniti.
La
parola passa poi all' avvocato difensore di Jenkins, una graziosa donna di nome
Kay Cornwell:"Vostro Onore, se è vero che la vita di un uomo si basa sui suoi
gesti, allora, e mi dispiace contraddire il mio esimio collega, Abraham Jenkins
è un eroe. Chi gli ha chiesto di affrontare i Signori del Male? Chi gli ha
chiesto di ribellarsi al Barone Zemo? Chi gli ha chiesto di rinnegare ciò che
era? Una sola cosa, una cosa che guida le nostre azioni: la coscienza. Jenkins
per tutta la sua vita è stato un uomo incompreso, voleva solo che i suoi meriti
venissero riconosciuti. Ma si è sempre trovato davanti esseri ottusi, che non lo
hanno mai considerato. Solo come criminale, inizialmente, ha avuto questa
considerazione. Ma non appena si è accorto che come eroe aveva davvero quello
che desiderava da tempo, l' affetto della gente, la loro fiducia, qualcosa dentro
di lui è cambiato. Ha capito i suoi errori, ha iniziato a percorrere la strada
che porta alla sua redenzione. E le vite che ha salvato fino ad oggi come Mach-1
compensano quelle che ha rovinato come Scarabeo".
"Ma
è anche un assassino" ribatte Tower.
"Nessuno
lo nega, nemmeno lui. Non è questo segno di cambiamento? Ho fatto indagini
sull'uomo che Jenkins ha ucciso: più di un agente di polizia aveva ripetutamente
detto in pubblico che l' avrebbe strozzato con le sue mani. Questo non giustifica
certo un omicidio, ma dimostra che Jenkins non è diverso da molti altri
rappresentanti dell' ordine". Inevitabile brusio, subito zittito dal giudice Rosenthal. "Vostro Onore" aggiunge Tower "Io ritengo inutile che si continui in
questa farsa...".
"Perché
è così difficile crederlo?". Tutti si voltano verso il luogo di provenienza
della voce: è stata Scarlet. Nessuno osa zittirla. "Perché non riuscite a
credere che un uomo possa cambiare?" continua Wanda "Quante azioni eroiche deve
fare prima che egli possa dirsi redento? Io, come molti altri Vendicatori, ho
avuto un passato criminale. È una vita che ho odiato profondamente, ma in cui
mi ha condotta l' ignoranza della gente, il pregiudizio. Come tutti i membri dei
Thunderbolts. Senza di loro, senza
il loro valore dimostrato contro i Signori del Male, non sareste qui ad istruire
un processo. Nemmeno salvare il mondo oggi serve per venire considerati come
eroi?".
"La
prego di sedersi, ora" interviene Rosenthal "Il suo intervento non era
previsto".
"E
allora sappiate una cosa" aggiunge Scarlet "Se loro lo vorranno, ai membri dei
Thunderbolts verrà offerto di entrare nei Vendicatori!". Il brusio di prima
diventa caos, i giornalisti corrono fuori a telefonare, Rosenthal ordina il
silenzio, ma le sue parole vanno a vuoto. Mach-1 si volta verso Wanda e con lo
sguardo la ringrazia. Le sue parole sono state come macigni per tutti loro. Poi
un altro colpo di teatro: i Thunderbolts entrano in aula. Occhio di Falco si fa
avanti e afferma:"Siamo pronti a riprendere un discorso interrotto tempo fa,
Vostro Onore".
"Mi
dispiace" risponde Rosenthal "Ma dovrà essere istruito...". In quel momento un
cancelliere si avvicina al banco e porge al giudice un foglio. Rosenthal lo apre
e lo legge: sul suo volto si legge la sorpresa:"Ho... Ho tra le mie mani un
messaggio personale del Presidente degli Stati Uniti. Vi si dice che... a Mach-1
e agli altri membri dei Thunderbolts è stata concesso il perdono per tutti i
loro crimini passati. Con effetto immediato". Nella sala scoppia un boato, di
sorpresa e gioia allo stesso tempo. Mach-1 si alza in piedi, incredulo di fronte
a quel che ha letto. Poi il suo sguardo corre verso una guardia, a cui tende le
manette. Vuole assaporare la sua libertà da subito. Una volta libero dai ceppi
corre ad abbracciare e baciare Songbird. I flash fanno ancora da contraltare.
Nel
frattempo Cap porta via in disparte Scarlet:"Ti rendi conto a cosa siamo andati
incontro, vero?" chiede Steve Rogers "Le tue parole potevano costarci
care".
"Ma
io so anche che, se non le avessi pronunciate io, lo avresti fatto tu. Oggi hai
conosciuto degli eroi e avresti fatto qualunque cosa per aiutarli". Cap non
ribatte, il suo silenzio è assenso.
Casa Bianca.
"Dunque
il mio messaggio è arrivato?" chiede il Presidente.
"È
stato letto da pochi minuti" risponde Gyrich "Tra pochi minuti inizieranno vari
notiziari speciali".
"Non
ho voglia di seguirli. La sua idea è stata molto buona, Gyrich: sapeva che i
Vendicatori avrebbero fatto entrare i Thunderbolts nelle loro
fila?".
"Li
conosco da tempo e ne ero certo. In caso contrario, avrei provveduto io stesso
ad inserirli".
"Mi
ha convinto: questi supereroi non possono giostrare con la giustizia ed il bene
a loro piacimento. Nessuno gliene dà il diritto. Con i Thunderbolts nelle loro
fila l' opinione pubblica monterà contro di loro nuovamente, casomai provvederemo
al riguardo. E alla fine raccoglieremo i cocci e potremmo usare i Thunderbolts
per missioni segrete e suicide. Li abbiamo in pugno. Non si dà mai niente per
niente".
Colorado.
"Mach-1,
mi dispiace dirtelo" afferma Cap "Ma non possiamo accoglierti tra le nostre
fila".
"Lo
so bene" risponde Jenkins "Neanch' io potrei accettare che un assassino si
insinui tra le fila degli eroi più potenti della Terra".
"Però
potresti badare al nostro garage. Sei un grande esperto di motori a propulsione,
non è vero? Potresti badare ai quinjet e progettare altri
mezzi".
"Davvero
potrei?". Cap annuisce.
"Allora...
allora accetto". Mach-1 non riesce quasi a crederci: lui tra i Vendicatori,
avrebbe mai immaginato una cosa del genere qualche anno
fa?
Poi
lo sguardo di Cap corre verso Atlas, ma lui scuote il capo:"Mi dispiace
rinunciare alla tua proposta, Capitan America. Ma per troppo tempo ho fatto
finta di non vedere le responsabilità che gravavano sulla mia testa. Io ho la
forza per poterle cambiare e lo farò. Tornerò al mio paese e lo ripulirò dalla
feccia che lo infanga. Devo ringraziare te, Occhio di Falco, per avermi fatto
aprire gli occhi su ciò".
"E
tu, Songbird?" chiede Scarlet. La ragazza sgrana gli occhi:"Dici sul
serio?".
"Certo:
potresti inizialmente essere una riserva del gruppo, in attesa che ci diamo una
sistemazione definitiva. Ma potrai partecipare alle nostre missioni. Ti ho vista
combattere contro il Sinistro Sindacato e hai dimostrato un coraggio senza pari.
Allora, che ne dici?".
Lo
sguardo di Melissa corre verso il suo amato Mach-1, la sua vita si è aperta a
nuove prospettive. E lei sente di volerle correre insieme a lui. Per troppo
tempo Melissa è fuggita, è tempo che trovi una sua identità precisa: "Accetto".
Ha pronunciato questa parola quasi in trance.
Jolt
e Carbone vengono subito scartati perché minorenni. Verranno affidati ai servizi
sociali, intraprenderanno una nuova vita. Se ciò sarà per loro possibile: Jolt
non pare molto felice di ciò, ma per ora si limita a tacere. Anche Carbone, pur
felice di ciò, ha alcuni dispiaceri: questa vita gli stava cominciando a
piacere, aveva degli aspetti interessanti. Inoltre vuole ancora scoprire chi gli
ha fornito i suoi poteri e dove sia finito suo padre. Non smetterà di
farlo.
Rimane
solo Occhio di Falco.
"E
tu, Clint?" chiede Cap "Vuoi tornare tra noi?".
Occhio
di Falco china il capo:"Sai, Cap, me ne ero andato perché ero troppo pieno di
me. Che diamine, lo sono ancora, non posso rinnegare la mia natura. Però mi ero
preposto un obiettivo: aiutare queste persone a rifarsi una vita, a venire
considerati davvero per ciò che sono, eroi. Ci sono riuscito e sono soddisfatto.
Eppure mentirei se dicessi che, in tutto questo tempo, voi non mi siete mancati.
Siete una sorta di seconda famiglia per me e credo sia venuto il tempo di
tornare. È tempo che questo artista circense smetta di essere nomade e trovi
una sua collocazione. Dunque... riconsideratemi dei
vostri!".
Un
ampio sorriso si propaga dalla bocca di tutti i Vendicatori: hanno ritrovato un
loro amico dopo tanto tempo e, in questi giorni pieni di pericoli e difficoltà,
anche una piccola gioia basta a rasserenare i loro animi.
"Allora,
ragazzi" dice Occhio di Falco "Torniamo a casa?".
"Sì,
Occhio di Falco" afferma Cap "Torniamo a casa!".
Note dell' Autore: Qualche considerazione sugli eventi di questi due numeri. Innanzitutto il Ringer
che è apparso in queste storie non è ovviamente colui che è accanto ai Difensori
nelle loro avventure. È una misteriosa persona che ha adottato questa identità
dopo la morte del Ringer originale. Dopo le rivelazioni svelate in queste storie
dovreste ormai avere capito chi è, in caso contrario non perdete Difensori 22/23.
Justin Hammer è un industriale criminale, che spesso ha incrociato la sua strada con quella di
Iron Man. Seppur autore di numerose nefandezze nel corso degli anni, non è mai
stato condannato per i suoi crimini. Prese sul suo libro paga lo Scarabeo (alias
Mach-1) al tempo della Guerra delle Armature (Iron Man Play 11/16).
Infine Citizen V, che nella nostra continuità è Heike Zemo.
È la moglie
del barone Zemo. Dopo
essere fuggito di prigione ed aver fondato i Tbolts, Zemo si è allegramente
dimenticato di lei. Nulla di strano che Heike non l' abbia presa troppo bene e
voglia ora vendicarsi. Tuttavia, se leggete i
primi numeri di Capitan America MarvelIT, saprete tutta la verità su questa faccenda.
Dopo questa storia, i Vendicatori compaiono nel primo capitolo di Guerra dei Mondi, dove Capitan America
dà vita ad una squadra speciale che ritroverete nel tie-in collegato e che potete leggere qui sotto.
Capitolo Terzo
SPECIALE GDM: STARCORE 2
di Carlo Monni (da un soggetto di Fabio Volino)
1
L’ astronave procede ad altissima velocità dritta verso il sole. I potenti motori l’ hanno in poche ore portata nei pressi della Stazione Spaziale Starcore 2. L’ astronave appartiene a Dragoluna, ma oggi la sua arrogante proprietaria deve limitarsi a pilotarla perché il comando di questo bizzarro gruppo di Vendicatori è affidato ad un' altra donna: Warbird, attualmente Vendicatore in congedo e, segretamente, membro del non gruppo (non) noto come Difensori. Per la verità, il gruppo è quasi esclusivamente composto da donne, oltre a Warbird e Dragoluna ci sono: Tigra, metà donna, metà gatta, totalmente femmina; Photon, già nota col nome di Capitan Marvel, prima che questo nome venisse reclamato dal figlio ed erede del primo possessore di quel titolo; unico uomo del gruppo è Starfox, ovvero Eros, Eterno di Titano e lui in mezzo a queste belle donne si sente proprio nel suo elemento.
Warbird riflette ancora sul perché Capitan America
abbia scelto proprio lei per guidare questa missione, proprio lei, Carol
Danvers, la fallita, quella che era riuscita a farsi espellere dai Vendicatori
per aver compromesso una missione in stato d’ ubriachezza. Quanto le era costato
ammettere che avevano ragione, che lei era davvero un’ alcolizzata. Tony Stark,
uno che conosce bene il problema, perché lo vive ogni giorno, le aveva teso una
mano, ma lei l’ aveva respinta, finché, alla fine, era riuscita ad ammettere la
verità anche con se stessa. Ricorda il senso d’ orgoglio provato quando era
entrata con Tony nella sede dell’ Anonima Alcolisti di Seattle, ma non era
durata. Poco dopo aveva avuto una ricaduta: che male può fare un solo bicchiere
si era detta, e poi si era ritrovata
ubriaca fradicia e piena di vergogna e rabbia verso il mondo e verso se stessa.
Eppure, il Dottor Strange e gli altri Difensori le avevano dato fiducia ed ora anche Cap. Sono due settimane che non
tocca una goccia d’ alcool ed è da quando sono partiti che sente la gola secca.
Si guarda le mani e teme di vederle tremare. Perché io? Si chiede, perché ha
scelto proprio me?
Dragoluna è decisamente arrabbiata, lei è una dea e
doveva essere lei a guidare la spedizione, non quell’ inutile rottame umano di
Warbird. Sarebbe facile prendere il controllo delle menti di quelle stupide donnette, ma Starfox è un Eterno di Titano dove lei è cresciuta ed ha imparato
a sviluppare le sue doti telepatiche, forse saprebbe resisterle ed allora si
sarebbe giocata tutto per ottenere niente. No, meglio aspettare, a tempo debito
capiranno che debbono affidarsi ai suoi talenti.
Tigra deve ammettere con se stessa di essere
spaventata. Hanno un bel dirle che non è male aver paura, ma qui nello spazio,
contro mostri inumani, si chiede: cosa c’ entra lei in tutto questo? Sono altri i posti in cui si trova a suo
agio. Flirtare con Eros aiuta ad allentare la tensione. Del resto, con gli
uomini si è sempre trovata bene. Un retaggio della sua anima felina, oppure è
sempre stata così e la trasformazione in Tigra ha solo fatto emergere un lato
di lei che c’ era sempre stato?
Per Monica Rambeau non ci sono problemi. Certo,
essere una supereroina ha i suoi problemi, ma deve ammettere che le piace e non
ha importanza se il suo nome in codice è Photon o Capitan Marvel, il gusto del
potere e l’ usarlo per il bene degli altri sono quello che conta.
Eros, l’ eterno di Titano, non si dispiace certo di
essere in compagnia di tutte queste donne. Con Tigra in particolare c’è un
certo feeling. Si chiede se avrebbe dovuto offrirsi per andare su Titano al
posto di Genis, in fondo Mentore è suo padre, ma lui non è un diplomatico ed è
più contento così, se suo padre può essere convinto, Genis è il tipo adatto per
riuscirci. Guarda ancora le donne che gli stanno intorno. Dragoluna, teme sia
sempre la stessa, non c’è niente da fare con lei anche se…chissà… Capitan
Marvel, no, Photon, si chiama così ora: era affascinante anche quando la conobbe
anni fa ed ora, se possibile, lo è ancor di più. È Warbird che l’ intriga, però. Cerca
di mantenersi impassibile, ma è chiaro che da quando sono partiti è sempre più
nervosa, non sa perché, ma lo percepisce chiaramente, forse un piccolo
intervento non guasterebbe.
"Sei silenziosa Warbird!".
"Oh si, Scusa Starfox, temo di essermi persa nei miei pensieri".
"Puoi chiamarmi Eros, se vuoi, è il mio nome e non ho identità segrete da difendere" risponde lui e le prende le mani.
Normalmente Carol reagirebbe a quell’ intimità
non richiesta, ma si sente pian piano pervadere da una sensazione di calma e soddisfazione e l’ uomo dinanzi a lei le
sembra solo gentile e premuroso, oltre che, in un certo modo, affascinante. Non
immagina che Starfox stia sottilmente stimolando i suoi centri del piacere per
seppellire i pensieri negativi sotto una sensazione di benessere, se poi nel
processo lei sviluppa un’ attrazione nei suoi confronti… beh a lui non dispiace
di certo, anche se è sicuro che suo padre o Capitan America lo considererebbero
un uso inadeguato del suo potere, ma a che serve averlo se non se ne sfruttano
i lati divertenti?
"Mi dispiace interrompere l’ idillio…" interviene la voce tagliente di Dragoluna
"…Ma credo che là fuori ci sia qualcosa che tutti dovreste vedere".
Warbird lascia le mani di Starfox
con un lieve rossore che stupisce anche lei e si precipita allo schermo
panoramico dell’ astronave che mostra l’ esterno:"Oh Santo Dio!" esclama mentre tutti gli altri, esclusa Dragoluna, rimangono a
bocca aperta, incapaci di commentare. Dinnanzi ai loro occhi un’ astronave
gigantesca li supera senza badare né a loro, né alla stazione. La flotta
d’ invasione è arrivata.
"È gigantesca!" riesce a dire Tigra "Non ci ha nemmeno notato".
"Lei no, ma quelli di sicuro" ribatte Photon.
Dal ventre della grande astronave sono usciti almeno una decina di dischi più piccoli che puntano sull’ astronave di Titano.
"Ci vengono addosso!" urla Carol "Dragoluna, la tua nave ha dei mezzi di
difesa?".
"Ho attivato gli scudi, possono resistere al più micidiale degli assalti di Thanos!"
risponde lei e sembra che la sua vanteria sia corretta perché gli
assalti dei dischi volanti s’ infrangono contro la barriera.
"Ce la stiamo cavando, ma lo Starcore è in pericolo, dobbiamo allontanare quei cosi. Photon, tu sei l’ unica di noi che può operare nello spazio, tocca a te".
"Posso farlo Warbird, ma come? Se danneggio quei dischi, gli occupanti moriranno e
come Vendicatore io non...".
"Ti fai troppi scrupoli in una situazione come questa" interviene Dragoluna "Qui
si tratta di uccidere o di essere uccisi e farai quel che deve essere fatto!". La
colpisce con un colpo mentale e poi Photon diventa di luce e scompare oltre le
pareti dell’ astronave".
"Le hai fatto qualcosa, cosa?" chiede Warbird.
"Ho solo riconfigurato i centri inibitori del suo cervello che la tengono legata a
quell’ assurdo giuramento dei Vendicatori. Ora non avrà scrupoli ad abbattere i
dischi volanti!".
"Non avresti dovuto farlo" ribatte Warbird "Photon ha diritto alle sue scelte e
nessuno può imporgliele, quale che sia il motivo".
"Se vuoi discutere, fai come ti pare, io penso alla guerra che combattiamo,
intanto…".
Così dicendo, Dragoluna si siede ai comandi e comincia a premere dei pulsanti. Delle rapide scie d’ energia escono
dalla nave per dirigersi sui dischi e li colpiscono distruggendoli:"Ah,
immaginavo che non avessero protezioni adeguate".
Gli altri osservano muti. Secondo l’ etica dei Vendicatori, l’ azione di Dragoluna è molto discutibile, ma ha
ragione lei, non c’è tempo per discuterne ora.
Photon passa attraverso tutte le fasi possibili: luce, raggi x, laser. I colpi dei cosiddetti tripodi non le
fanno nulla, ma lei, invece, colpisce con rapida efficienza abbattendo ogni
tripode con precisione chirurgica. Nella sua mente passa il pensiero che sta
eliminando quelle strane creature tentacolari con troppa indifferenza, non
aveva discusso con Dragoluna prima a questo proposito? Beh, quando era nella
Guardia Costiera le era capitato di sparare contro spacciatori e
contrabbandieri, non è diverso qui. L’ ultimo tripode esplode e Monica rientra
nell’ astronave riassumendo, quindi, forma solida. Solo allora la mente le si
schiarisce e comprende cos’è realmente accaduto, ma prima di poter dire
qualcosa Dragoluna esclama:"Siamo pronti all’ attracco con la stazione spaziale".
Con una manovra impeccabile, l’ astronave si aggancia alla Starcore 2 e poi un
cilindro fuoriesce connettendola ad uno dei portelli d’ entrata della stazione.
"Entrate!" dice Dragoluna "Saremo spinti immediatamente oltre il portello senza
sforzo".
"Una specie di condotto ad aria compressa" commenta Warbird.
"Niente di così antiquato… ma sì, il principio è quello". ribatte l’ altra.
Un attimo dopo le quattro donne e l’ uomo sono proiettati lungo il corridoio così creato e si ritrovano in una
saletta dello Starcore.
2
"Benvenuti, ehm Vendicatori" li accoglie il responsabile
della stazione, il dottor Peter Corbeau "Capitan America mi aveva avvertito della vostra venuta".
-È un piacere conoscerla Dottore, anche se avrei preferito circostanze più liete.-
risponde Warbird e si chiede se dietro la maschera è in grado di riconoscerla
come Carol Danvers, ma no…si erano incontrati poche volte anni fa, quando lei
era il capo della sicurezza al Centro Spaziale Kennedy a Cape Canaveral,
decisamente prima che Mar-Vell entrasse nella
sua vita sconvolgendola per sempre. E se anche fosse? Che importanza può avere,
ormai, la sua identità segreta. Con una vita che sembra trascinarsi
inconcludente?
"Per me è un piacere sempre dottore" interviene Tigra strofinandoglisi
letteralmente contro, proprio come farebbe un gatto "Sono sempre felice di
conoscere un bell’ uomo".
"Ahem… sì… capisco" balbetta Corbeau "Ora… ehm... Se volete seguirmi vi
illustrerò quel che sappiamo finora".
"Non riesci proprio a non comportarti con un minimo di pudore?" dice Dragoluna a
Tigra "Ma che dico? È ovvio che non ne hai, considerato che vai in giro
praticamente nuda".
"Non fare la santarellina con me, proprio tu che te ne andavi in giro con un costume
così ridotto da far sembrare i decolleté di Jennifer Lopez abiti da suora. A
proposito, perché hai cambiato? La forza di gravità cominciava a farsi
sentire?".
Dragoluna avvampa, sta per dire qualcosa, ma alla fine rinuncia voltando sdegnosamente le spalle.
In una saletta, con tutti seduti attorno ad un tavolo, Corbeau prende la parola:"Fin
da quando siamo stati allertati, abbiamo monitorato, con tutti i mezzi a nostra
disposizione, quel che accadeva su Marte. Alla fine, poche ore fa, abbiamo
visto quelle mega astronavi abbandonare il pianeta rosso e beh il resto lo
sapete".
"Infatti"
"Ho esaminato le informazioni in nostro possesso trasmessimi dai computer dello S.H.I.E.L.D. Per quanto sembri incredibile quegli alieni sono proprio quelli
descritti da H.G. Wells nel suo libro 'La Guerra dei Mondi'. L’ ho sempre
considerato un’ ottima opera di fantasia, è incredibile scoprire che è basato su
fatti reali. Ho sentito che Union Jack ha rivelato che Wells ed altre persone di
cui non ha voluto rivelare il nome sono stati testimoni dei fatti del 1901...".
"Non guardi me, dottore" ribatte Carol "Nick Fury non è solito rivelarmi i suoi
segreti, figuriamoci quelli degli altri".
"Uhm, già, lo supponevo".
"Ora abbiamo altre priorità in mente dottore" interviene Photon "Ci è stata
affidata la sicurezza della stazione da qualsiasi attacco non convenzionale. Io
credo che i Marziani torneranno all’ attacco presto".
"Sì, questo è certo anche per me" aggiunge Starfox "Ho già capito che sono una
razza spietata… e non si fermeranno presto".
Se potesse vedere all’ interno
dell’ astronave madre marziana, Starfox saprebbe d’ aver ragione, perché proprio
in questo momento l’ Alto Signore è a 'colloquio' con i suoi immediati
sottoposti:“Dunque la nostra arma telepatica è pronta?”.
“Si, Alto Signore, è solo un prototipo e dobbiamo ancora testarla, ma
siamo convinti che funzionerà”.
“Bene. E se non dovesse funzionare, beh, abbiamo abbastanza mezzi per
poter comunque
riuscire nel nostro intento. La proveremo sulla Stazione orbitale che abbiamo superato
poco fa”.
"L’ ho già fatta caricare su un tripode, Alto Signore e se l’ attacco
riuscisse, che dobbiamo farne degli umani sopravvissuti?”.
“Portatemeli, questa sera ci serviranno da banchetto!”.
L’ ufficiale lascia la stanza di comando e l’ Alto Signore si sente molto soddisfatto.
Nell’ oscurità dello spazio, ad
alcuni anni luce dagli eventi attuali, appare una figura. A molti eroi
terrestri apparirebbe familiare: è il Fante di Cuori. Se nello spazio il suono
potesse propagarsi, chi gli stesse vicino udirebbe la sua voce spezzata
balbettare:"Aiuto… ho bisogno d’ aiuto!-.
Cosa tormenti questo apparentemente disperato personaggio è una questione che non possiamo approfondire ora, perché
dobbiamo tornare alla Guerra dei Mondi ed ai membri del nostro indaffarato
cast.
3
"Arrivano!".
"Ne sei certo Dimitri?".
"Puoi credermi amico Jacques, questi sono i dischi dei marziani".
"Avviso immediatamente il Dottor Corbeau ed i Vendicatori!".
Sul Ponte della Starcore si apre uno schermo panoramico:"Almeno una dozzina di dischi…" commenta Corbeau
"… Ed un’astronave più grande!".
"In evidente formazione da battaglia" commenta Dragoluna.
"Ma perché non attaccano?" chiede, dando voce ai dubbi di tutti, Warbird.
Nella grande astronave un tentacolo viene abbassato. A quel segnale silenzioso un macchinario viene attivato. Una
corrente sembra percorrere le menti dei marziani che sono a bordo e, da lì,
diffondersi sino a collegare le menti di tutti i marziani in un’ invisibile
ragnatela…. poi la forza di queste menti aliene crea un’ onda che colpisce lo Starcore con la forza di una piena.
L’ onda mentale investe gli occupanti della Starcore che si piegano su stessi. Alcuni cadono semplicemente, altri
urlano come se fossero colpiti da un dolore indescrivibile, altri ancora si
mettono a correre per la stazione in preda ad una furia cieca.
Warbird si appoggia ad
una parete, il mondo le crolla addosso. Ha portato i suoi amici alla disfatta.
Lo sapeva, l’ ha sempre saputo di non valere niente. Suo padre aveva ragione:
che bisogno aveva lei di una laurea o di un lavoro? Una casa ed un uomo, ecco
ciò che deve bastare ad una donna. Lei voleva essere indipendente, nemmeno il
suo primo amore, Mike Rossi, era riuscito a trattenerla. E Mar-Vell? Con lui
le sue pose da donna forte e libera si erano dissolte quasi al solo vederlo. La
donna aveva prevalso sull’ agente governativo e questo aveva, alla fine,
distrutto la sua carriera, al resto aveva provveduto da sola. Alcool, qualsiasi
cosa di alcolico… deve averlo… l’ alcool la fa star meglio, allontana i pensieri,
i guai. È cosi facile lasciarsi andare, smettere di lottare, così bello
cedere….
Dolore e frustrazione sono sensazioni note per Monica Rambeau. Lei l’ ha sempre saputo che non volevano
promuoverla perché donna e perché afroamericana, quei porci… ma lei gliel’ ha
fatta vedere. Ora ha abbastanza potere per ridurli tutti in cenere e lo farà… Oh
si! Lo farà.
Sei sempre stata una vittima Greer Nelson, vittima di un marito poliziotto e maschilista, che ha saputo solo farti
sentire solo un bel gingillo decorativo per poi lasciarti da sola e nei guai,
facendosi ammazzare come uno stupido affrontando un comune ladro. Uomini, avevi
giurato di non farti sfruttare da loro, ma di dominarli. Ci sei davvero
riuscita? O hai solo dimostrato a tuo marito che sei buona solo per una cosa?
Eros di Titano non si ritiene un uomo d’ azione, a lui piace l’ amore, ma questo luogo così oscuro odora di morte.
C’è un tavolo e sul tavolo qualcosa che lui ha paura di guardare.
"È nostra madre!" dice una fredda voce alle sue spalle, una voce che conosce
benissimo. Ha paura a voltarsi, ma una forza irresistibile lo costringe a
farlo.
"Thanos!" grida o, almeno, crede di farlo.
"L’ ho squartata per vedere cosa le dava la vita, ma non ho trovato niente sai?
Forse dovevo provarci con nostro padre, non credi?".
Starfox prova a parlare, ma le sue labbra si muovono a vuoto.
"Potevi impedirmelo fratello, ma non ti sei mai interessato di ciò che succede
intorno a te ed ora è troppo tardi, benvenuto tra i morti!".
Dragoluna è furiosa, quei disgraziati umani, come osano non riconoscere la sua grandezza? Certo è nata
sulla terra, ma i Titani hanno fatto di lei la donna perfetta, ora lei è una
dea, una dea! Insegnerà loro cosa vuol dire, dovranno adorarla o distruggerà le
loro menti riducendole a gusci vuoti, ora!
Una mano le tocca la spalla ed una voce che sembra venire dall’oltretomba
sussurra:"Drago… luna…".
Lasciarsi andare è facile, è bello, è giusto, tutta la sua vita per un bicchiere, una bottiglia, un barile di
Whisky, un mare di alcool…. NO! Non è giusto, lo sa, non può esserlo, non deve
esserlo.
Con uno sforzo che le sembra titanico Carol Danvers, Warbird, si rimette in piedi. Le ci vuole
concentrazione per mantenere la mente lucida, ma è la stessa volontà che le ha
permesso di combattere la sua quotidiana lotta contro l’ alcool a sostenerla. È
una specie di attacco mentale, lo sa, come un’ onda che diventa sempre più
forte, non sa quanto potrà resistere, ma deve farlo, almeno quanto basta per
scuotere Dragoluna, lei è l’ unica dotata del potere necessario per riuscire.
Sono solo pochi passi, ma sembrano essere lunghi miglia e durare un' eternità,
ma, alla fine, Warbird arriva a toccare la spalla di Dragoluna. Con un
ulteriore sforzo riesce a chiamare il suo nome.
Dragoluna si volta e vede una Warbird stravolta, il suo primo impulso sarebbe fulminarla per l’ oltraggio
fatto alla sua dea, ma il tocco di Carol, la sua evidente disperazione, la
scuotono dal suo delirio. Impulsivamente impone le sue mani sulla fronte
dell’altra ed in attimo sa quello che Warbird ha intuito.
<<Tu
devi agire Dragoluna, sei la sola che può>> le dice Carol
telepaticamente
<<Io
non devo niente agli umani, sono la loro dea>>
<<Non
lo pensi veramente, lo so. Devi aiutarci. Hai un potere usalo responsabilmente.
Per favore Heather…>>.
È forse l’ uso di un nome che da lungo tempo non usa, il nome di una bambina che fu soccorsa da un alieno
gentile, ma Heather Douglas, detta Dragoluna, si scuote dall’ incantesimo in cui
era caduta e mentre sostiene una sfinita Warbird sa quello che deve fare.
Nonostante le costi più dolore di quanto sarebbe disposta ad ammettere, usa i
suoi poteri telepatici per connettere tra loro le menti dei suoi compagni
Vendicatori e del Dottor Corbeau e poi anche degli altri membri dell’ equipaggio
della Starcore che riesce a raggiungere. A questo punto concentra tutta
l’ energia telepatica raccolta in un singolo colpo mentale che rimanda al
mittente.
Trascorre qualche secondo, mentre Dragoluna sente la pressione sul suo cervello allentarsi, poi lo schermo del
salone è illuminato dal lampo dell’ esplosione dell’ astronave marziana.
Con le menti finalmente sgombre i sei presenti nel salone si guardano. Non c’è bisogno di spiegazioni, oramai
tutti loro sanno cos’è accaduto.
"Credo che l’ onda di ritorno fosse troppo forte per il macchinario marziano" dice Corbeau
"Non ha sopportato il sovraccarico ed è saltato".
"Sì, deve essere andata così" commenta Warbird "Ci hai salvato, Dragoluna!".
Dragoluna esita poi:"No, Warbird!" ribatte "Tu ci hai salvato, tu sola hai resistito abbastanza a lungo
per scuotermi, senza di te avremmo ceduto ai nostri demoni interiori ed infine
alla follia ed all’ oblio, tu sei stata… sei stata… la sola che…che ci ha salvat…".
Senza riuscire a continuare Dragoluna cade svenuta, lo sforzo subito è stato troppo per lei. Gli altri del
gruppo le si fanno intorno per aiutarla, ma all’ improvviso Tigra urla:"Occhio
gente, i tripodi stanno attaccando!".
Dodici tripodi guidati da marziani arrabbiati si precipitano
sullo Starcore ancora in preda alla confusione. Non c’è tempo da perdere, pensa
Warbird, dobbiamo organizzare una difesa o siamo finiti. Non ne avrebbe certo il
tempo se, all’ improvviso, una figura dorata non apparisse sullo schermo ed in
un lampo non abbattesse un tripode per poi dirigersi verso un secondo.
"È proprio lui?" esclama Tigra.
"Sembra proprio di sì!" ribatte Starfox "Ma da dove viene?".
"Non abbiamo il tempo di pensarci adesso" interviene Warbird "Photon, esci da
qui e sistema quanti più dischi puoi. Ora!".
Monica annuisce e scompare attraverso la parete. Warbird si rivolge a Corbeau:"Avete
dei respiratori qui?".
"Si, ogni tanto abbiamo bisogno di fare missioni esterne".
"Bene, ne prendo uno dalle vostre tute".
"Vuole uscire, ma…".
"Sono già stata nello spazio, non si preoccupi. Starfox, tu sai pilotare l’ astronave
di Dragoluna vero?".
"Certo, è un modello di Titano!".
"Bene, tu e Tigra muovetevi allora, quei cosi lassù non conquisteranno
facilmente quest’ avamposto finché ci sarò io!".
Quasi si sorprende di come le sia stato facile assumere il comando. Non che i dubbi siano scomparsi, questo no,
ma sembra capace di non farsi dominare da essi nel momento decisivo ed ora
eccola all’ attacco. Warbird, Vendicatore, Difensore, donna. È sicura che il suo
corpo possa reggere ai rigori dello spazio, ma non è certa di saper resistere
senza respirare come quando aveva il potere di Binary, per questo ha portato il
respiratore, non si sa mai, e poi le serve per comunicare con gli altri. I
tripodi la prendono di mira, ma lei è troppo agile, almeno li ha distratti dal
prender di mira la stazione. Comunque sia, quei dischi sembrano lenti, è
probabile che gli occupanti soffrano ancora per il feedback psichico di poco
prima, beh lei è decisa ad approfittare del vantaggio. Vede Photon distruggere
due dischi e si chiede se il condizionamento di Dragoluna sia ancora
funzionante o se lei si sia resa conto che nella situazione in cui si trovano
non esistono molte scelte. Carol ha scelto, penserà alle implicazioni morali un
altro giorno. Può essere in congedo da tempo, ma è sempre un ufficiale
dell’ U.S.A.F. e ricorda bene cosa le hanno insegnato su quello che devi fare
quando sei in guerra, questo, certo, non vuol dire che non provi rimorso quando
distrugge la cupola di copertura di due dischi lasciando gli occupanti ad
annaspare per mancanza d’ aria.
Sull’ astronave Starfox manovra i sistemi d’ arma con molta maestria e Tigra ne imita i movimenti, è sempre stata
un’ allieva molto brava.
"Sei davvero in gamba Eros" gli dice.
"Grazie, almeno faccio qualcosa, i miei poteri di controllo dei centri del
piacere non sono efficaci a questa distanza e poi…chissà se quegli esseri li
hanno".
"Con me non avresti bisogno della telepatia per stimolarli".
"Mmm, ne riparleremo con calma Tigra, vuoi?".
"Certo…Attento!".
Un tripode si precipita su di loro, ma il pilota, a giudicare dalla rotta sembra quasi ubriaco. Eros attende il
momento adatto, poi spara una scarica che l’ abbatte.
"Wow, un colpo per te Starfox!".
"Non gioire troppo della morte di un altro essere, Tigra!".
"Sì, forse hai ragione. Guarda, il nostro insperato alleato è tornato all’ attacco,
chissà cosa l’ ha portato da queste parti proprio ora?".
"Non lo so, ma i piani di Adam Warlock sono sempre contorti e non sempre chi vi è
coinvolto può rallegrarsene. L’ ultima sua visita da queste parti è coincisa con
la morte della madre del mio amico Genis".
Fuori l’ essere noto come Adam Warlock usa i suoi poteri per abbattere i tripodi marziani, agilmente evita i
loro colpi per poi colpire arrivando dall’ alto o dal basso. Non parla, esegue
il suo compito con asettica efficienza. Alla fine anche l’ ultimo tripode è
abbattuto e Warlock rimane per un attimo fermo, osserva la navicella di Titano,
poi guarda verso Warbird e Photon ed infine senza dire niente si allontana
sparendo a velocità sempre più elevata.
Sono passati circa quarantacinque minuti dalla fine della battaglia e, finalmente, Dragoluna apre gli occhi:"Cos’è successo?" chiede.
"Sei svenuta per lo sforzo" risponde Warbird "Come stai adesso?".
"Mi gira la testa e mi fa male" risponde Dragoluna e subito si pente di questa
confessione di debolezza, poi guarda il sorriso aperto di Warbird e si rilassa.
Forse Capitan America non ha sbagliato a sceglierla come capo del gruppo.
"Novità?".
"Abbiamo raccolto tracce di un’ esplosione suborbitale, secondo i rapporti che abbiamo
dovrebbe essere stato un Pogoplano dei FQ".
"Se ne sa niente?".
"No! Speriamo che siano tutti vivi. Stavo andando ad informare il Q.G. a terra
quando ti sei svegliata".
"Appena starò meglio ti raggiungerò".
"Riposati, sei stata grande".
Anche tu, pensa Dragoluna e si sdraia di nuovo
Una battaglia è finita, la guerra continua.
FINE
Note degli autori: Carlo:
Innanzitutto, un ringraziamento all’ ottimo Fabio Volino che ha fornito il soggetto di questa storia che io ho umilmente
sceneggiato, seguendolo fedelmente.
Quando in “La Guerra dei Mondi” #1", formai
quest’ estemporaneo gruppo di Vendicatori per la missione nello spazio (e per la
scelta dei membri c’è un’ evidente influenza della lettura di Avengers
Infinity-V. Mitico Thor Mita 28), mi venne da chiedermi perché mai il mio subconscio mi avesse
suggerito di affidare il comando a Warbird, mentre la logica suggeriva come
miglior comandante Photon (che, tra l’ altro era stata anche leader dei
Vendicatori a suo tempo). Scrivendo questa storia l’ ho improvvisamente capito: Photon non ha niente da dimostrare a nessuno, tantomeno a se stessa, Warbird,
invece, aveva una disperata necessità di capire chi fosse e comprendere di non essere
quella fallita che pensava di essere. Capitan America, evidentemente, al
contrario di me, (-_^) l’ aveva capito subito.
Fabio: Dopo questa storia i Vendicatori ricompaiono su Quicksilver GMD e su Guerra dei Mondi 2, col gran finale della saga, che vi invito a rileggere.
PROSSIMAMENTE
Il ritorno del Fante di Cuori!